Tornando alle recenti vicende omegnesi ritengo opportuno fare qualche considerazione.
Se inizialmente la nuova amministrazione del Sindaco Quaretta sembrava partita, come si dice, "in quarta" oggi dobbiamo constatare che i risultati raggiunti sono un po' pochini.
In particolare sotto il profilo della prevenzione del fracasso, degli schiamazzi, del malcostume imperante fra gli avventori di alcuni bar del centro storico (quelli per intenderci che restano aperti oltre la mezzzanotte) non si vedono risultati apprezzabili (ma l'Assessore Strada non aveva detto che avrebbe pattugliato le strade nelle ore notturne?), anche perchè il patto fra galantuomini assunto fra Amministrazione e baristi non è stato (ovviamente) rispettato da questi ultimi in quanto dopo una certa ora (circa le 23,00) il centro di Omegna diviene un Bronx senza che vigili e forze di polizia si degnino di fare un giretto a piedi.
Non basta che polizia o carabinieri transitino una volta ogni tanto (due sono troppo!) come turisti senza mai scendere dall'automobile per prevenire i problemi suindicati. Nè serve che sostino davanti a piadinerie e bar ad ammazzare il tempo.
Non sarebbe il caso che Prefetto, Questore ecc. invece di sfilare nelle grandi occasioni (sono sempre presenti alle serate di gala) si sporchino le mani a sentire le lamentele dei cittadini e potenzino la vigilanza notturna nel territorio provinciale oggi tanto risicata utilizzando e coordinando anche Finanza e Guardie Forestali (altrimenti che paghiamo a fare i loro lauti sipendi!)?
D'altra parte le Amministrazioni comunali (indipendentemente dai colori) sembrano sensibili alle lusinghe della lobby dei baristi i quali antepongono (si badi bene!) i loro interessi al diritto dei cittadini ("sacrosanto diritto") alla quiete ed al riposo notturno.
Eppure la legge tutela (art. 659 c.p.) il diritto dei cittadini al riposo e la nostra Costituzione, non a caso, antepone il diritto alla salute (art. 32) al diritto all'impresa. Non dimentichiamoci infatti che il non poter dormire causa disturbi psicofisici di non poco conto che non possono essere ignorati da chi è preposto alla tutela della salute dei cittadini!
Possibile che concetti così elementari sfuggano alla classe politica Omegnese!
Che serve arrovellarsi sulla "pace" (bandiera arcobaleno) se poi non si rispettano i diritti fondamentali delle persone? Che servono le parate commemorative della resistenza se poi non si capisce che la qualità della vita non è merce di scambio? La maturità d un popolo si capisce anche dalle piccole cose!
Riferiscono che l'ex Sindaco Buzio stia ancora cercando di capire perchè abbia perso le elezioni...Ecco perchè le ha perse! Dalle sue ultime sparate sulla regolarità della vita notturna omegnese si arguisce che passi la sera (sonnecchiando) davanti la TV e non nelle vie cittadine. Altrimenti si asterrebbe dal fare certi interventi.
Poi ci si stupisce che il Grillo di turno tuona contro una classe politica ripiegata su sè stessa a curare il proprio orticello e lontana mille miglia dai problemi della gente.
Chi, se non la Regione Piemonte (allora governata da Ghigo) ha promosso una delirante legge in materia di liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali (compresi i Bar) che - sempre con la logica mercantilistica di cui sopra - permette a questi ultimi di restare aperti fino ad orari impossibili. Poi, se un comune (Arona docet) cerca di limitarli si trova il TAR di turno che annulla le relative ordinanze.
Ma i diritti dei cittadini che vogliono dormire la notte non contano?
Ridiamo ai Sindaci il potere di decidere autonomamente gli orari di apertura degli esercizi commerciali, dei giorni di riposo ecc. cosicchè (per lo meno) il cittadino abbia un riferimento preciso cui rivolgersi per vedere rispettati i suoi diritti.
Intanto ad Omegna è ora che l'Amministrazione Quaretta esca allo scoperto dichiarando le proprie intenzioni circa gli strumenti attraverso i quali limitare schiamazzi e comportamenti incivili nel centro storico: intende dar corso (in senso operativo) agli impegni assunti nel programma oppure (come il Governo Prodi in materia finanziaria, e Berlusconi prima circa l'aumento delle pensioni minime) attraverso una serie infinita di "se" e di "ma" porterà avanti una tattica dilatoria a danno dei cittadini del centro storico?
E' ora di finire gli esperimenti e passare ai fatti. I cittadini del centro storico non ne possono più!
M.