Bar rumoroso nella notte ? Può intervenire il Comune imponendo modifiche all'orario di apertura.
A sostenerlo è il TAR del Veneto nella sentenza 1582 del 22 Maggio 2007. Tra l'altro i giudici nella motivazione scrivono "(...omissis) la quiete costituisce, dunque, una condizione necessaria affinché sia garantita la salute, che deve essere tutelata come fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività (art. 32 Cost.) dagli enti pubblici competenti, tra cui certamente il Comune. (...omissis) Il diritto alla quiete, come espressione del diritto alla salute psicofisica, prevale certamente sugli interessi economici di quanti costituiscano la causa diretta od indiretta del disturbo, svolgendo un'attività economica di cui essi solo percepiscono i proventi, riversandone viceversa sulla collettività circostante i pregiudizi. E allo stesso modo tale diritto prevale anche sull'interesse della gioventù utente ad aggregarsi durante la notte in luoghi pubblici.
I giudici concludono affermando che assembramenti notturni costituiscono sicuramente fonte di rumore pregiudizievole per il riposo e che il Comune è tenuto a rimuovere utilizzando gli strumenti più opportuni e tra questi "(...omissis) la riduzione dell'orario notturno di un pubblico esercizio operante nell'area in cui tali rumorosi assembramenti si verificano, costituisce in tal senso uno strumento adeguato a prescindere da qualsiasi profilo di responsabilità soggettiva da parte del gestore."
giovedì 9 agosto 2007
ORDINANAZA SUL RUMORE: COSA DICE IL TAR
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attualità,
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