lunedì 27 giugno 2011

LAVORI ALL'OSPEDALE

Chiuderà per circa due mesi il reparto di medicina dell'ospedale di Omegna.  La chiusura è resa necessaria dall'esigenza di svolgere alcuni lavori di manutenzione straordinaria (il rifacimento dei pavimenti in particolare) che non consentono di mantenere funzionante il reparto.  La preoccupazione di molti è che una volta chiuso il reparto di medicina non riapra più.  L'ASL smentisce al momento tale ipotesi ed anche il Direttore del COQ, da noi interpellato, conferma di non avere notizia di una tale chiusura.  Certo qualcuno fa notare che i tagli alla sanità che interessano il Piemonte sono pesanti e che cinque reparti di medicina nel raggio di 50 chilometri (Omegna, Verbania, Domodossola, Arona e Borgomanero) saranno difficili da mantenere...
Noi possiamo solo dire che Omegna ha già dato molto in termini di ridimensionamento del suo ospedale e sarebbe auspicabile che il reparto di medicina rimanesse aperto.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Curiosa questa congrega scalcinata, festaiola, donnaiola, rissosa e a volte troppo attratta dalla pecunia che ci governa a tutti i livelli (stato, regione, comune), che si chiama PDL: a Torino ci viene detto che tre reparti di medicina sul Vco sono troppi, a Roma (lega in testa) decentrano i ministeri o aprono uffici di rappresentanza o decentrati di questi ultimi.
Se questa si chiama coerenza!
Poi promettono ai cittadini la frande manovra fiscale: +1 punto di IVA (subito) via l'IRAP ma...dal 2014 (poi): ma per chi ci prendono? Per dei fessi?
Il 2014 è un anno della prossima legislatura: quindi si lascia la grana al prossimo governo.
Intanto noi discutiamo del nostro piccolo reparto di medicina mentre loro (i politici) se la godono con diarie ed emolumenti da spavento. Per fortuna che Speroni (Lega) con la sua utilitaria sulle autostrade tedesche ha superato il muro dei 300 orari: lui si che ha cuore il destino del popolo padano!

Anonimo ha detto...

Se togli la L da PDL il discorso cambia?

Anonimo ha detto...

Ho sprecato meno fiato.
Peró Bersani a 300 orari non me lo vedo!
Seriamente: il PD Non sta governando l'Italia, nè il Piemonte, nè Omegna.
Quindi se le cose vanno storte e la riforma sanitaria di Cota fa schifo e l'economia omegnese è in crisi me la piglio con chi ha responsabilità di governo.
Una volta eletti non dicono tutti: sono il Presidente di tutti, sono il sindaco di tutti, ecc.?
Ecco.

Anonimo ha detto...

A parte il fatto che la 'responsabilità di governo' eredita sempre dalle precedenti 'responsabilità di governo', cosa c'entrano tutti questi luoghi comuni con l'ospedale di Omegna?

Proprio il fatto che a livello nazionale non cambi mai niente e noi non abbiamo il potere di cambiare ci deve spingere ad occuparci delle cose a noi più vicine e che ci servono concretamente, come l'ospedale di Omegna, che senza esagerare è socialmente la struttura più importante che abbiamo, altro che il cono gelato nell'area cobianchi che spacciano per opera d'arte!
Il comune, maggioranza e opposizione uniti, dovrebbe estrarre gli attributi (ammesso che li abbia) e difendere l'ospedale fino alla morte, ma mi pare che invece come sempre si lasci scivolare gli eventi addosso.

Anonimo ha detto...

Gente, ma cosa volete che sia la medicina di omegna? anche se ti ricoverano li devi spostarti in altri presidi ospedalieri per le visite specialistiche. questo ospedale non ha senso, questa asl così come è non ha senso. meglio gravitare su borgomanero dove in un solo presidio c'è e fai tutto senza dover andare dal cusio, al verbano, all'ossola. ma chi l'ha voluta questa provincia? chi non ha voluto l'ospedale unico? pensate e meditate.

Anonimo ha detto...

Se tu avessi un genitore anziano da ricoverare in medicina, un lavoro, dei figli e svariati altri impegni e abitassi in cima alla valle Strona, ti stupiresti di quanto potrebbe essere faticoso farti non meno di 70km al giorno per andare e tornare da borgomanero invece di poter gestire la cosa in maniera umana a pochi km di distanza.
Il progresso dovrebbe aumentare i servizi, non diminuirli, basta gestirli come si deve ed evitare gli sprechi.
Questo ospedale ha avuto senso per anni, non vedo perchè non dovrebbe averlo più adesso. Ha perso di utilità proprio perchè continuano a chiudere reparti!
E Dio ci scampi dal carrozzone dell'ospedale unico, la maggior fonte di spreco che l'italia abbia mai potuto concepire, manterrebbero lo stesso numero di dipendenti aumentando a dismisura il numero di casini.

Anonimo ha detto...

Andiamo con ordine.
Ospedale unico: ottima idea. Si massimizzano le risorse, riducono gli sprechi e si eliminano le sovrapposizioni ed i doppioni. Unica condizione: una posizione comoda x tutto il VCO. Direi Gravellona e dintorni.
Conseguenze? Unico Dea con emodinamica ecc. ecc.
Sul territorio 3 o 4 ambulanze (non automobili) medicaluzzate e ci starebbe bene una base dell'elisoccorso che garantisca interventi tempestivi e trasporti veloci verso (appunto) l'ospedale unico.
Negli attuali ospedali possono essere ubicate RSA e reparti di lungodegenza.
Questo il sogno sprecato dalla maggioranza PDL/Lega che (Rachelli, Cattaneo e Presidente Ghigo) volevano l'ospedale unico nell'Ossola con i risultati che ora vediamo: per il VCO nulla, mentre a Novara Cota promette il nuovo ospedale (anche con i soldi stornati dal VCO).
E veniamo alla realtà.
Due ospedali e un terzo (due terzi sono del privato) con situazioni di spreco, sovrapposizioni e duplicazioni. Il personale gira per il territorio passando del gran tempo sulle famose panda bianche. Il privato detta le regole che vuole e chiude i reparti in barba al contratto a suo tempo concluso con l'ASL.
Ora se è pur vero che l'ospedale sotto casa non lo può pretendere nessuno, poichè la vita umana è sacra (al di là dei bilancini di Cota) dobbiamo garantire anche a Omegna un minimo di servizi, mentre La Santé deve rispettare il conteatto e garantire un reparto di medicina anche a Omegna.
Quindi si al pronto soccorso, si all'ambulanza medicalizzata e si al reparto di medicina o di lungodegenza presso l'ospedale di Omegna.
Quanto a Verbania e Domodossola dovranno necessariamente specializzarsi, essere dotati di DEA ecc.
Insomma per gli utenti bisognosi di cure un peregrinare da un angolo all'altro del Vco e del "quadrante" e per i politici l'ulteriore occasione mancata di svolgere quel ruolo di programmazione che compete loro.
Ora ci penserà l'Amministrazione Cota a completare lo sfascio. Povero VCO!