domenica 12 agosto 2007

PROTOCOLLO D'INTESA CON I BAR

E così la montagna ha partorito il Topolino.
Dopo proclami e promesse elettorali la nuova Amministrazione Comunale ha finalmente preso l'iniziativa costringendo i poveri baristi a firmare un accordo capestro che li obbliga a rispettare le norme ed i regolamenti vigenti. Siamo certi che i baristi, ora che sanno cosa devono fare (prima probabilmente non lo sapevano), ci metteranno il massimo impegno e così Omegna potrà finalmente conoscere nuove notti di civile convivenza... Nel frattempo ci saranno ferrei controlli (promessi) e su chi sgarra si abbatterà con la stessa fermezza già mostrata la scure vendicatrice del Comune. Per ora i poveri baristi hanno ottenuto solo la sospensione dell'ordinanza Quaretta che imponeva la cessazione di ogni attività rumorosa entro la mezzanotte e la sospensione dell'ordinanza Buzio che riduceva di un'ora l'orario di apertura portandolo all'una in settimana ed alle due nei week-end. Arrivando San Vito era giusto sospendere queste ordinanze liberticide e antidemocratiche che costringevano i poveri baristi a fare silenzio dopo la mezzanotte e addirittura a chiudere all'una o alle due... (inaudito !). Si potevano sacrificare il guadagno economico della maggioranza omegnese (con 57 bar ad Omegna ormai dobbiamo considerare i baristi la maggioranza...) ed il diritto dei giovani tra i 15 ed i 50 anni a sballarsi un po' la sera e cantare in piazza ? I diritti alla quiete, al riposo ed alla salute di quattro vecchi che risiedono in centro (oltretutto anche un po' intolleranti oltre che rincoglioniti, và detto) possono ben attendere almeno che passi San Vito ! Dopo si vedrà...

Salutiamo dunque con favore il nuovo corso dell'Amministrazione Comunale che ha deciso di affrontare la questione con fermezza e decisione e che non ha ceduto di un centimetro nonostante le pressioni (di fronte ai risultati ottenuti, che saranno mai due ordinanze sospese, di cui una dell'odiato Buzio, noto per la sua feroce repressione dei bar ?). Gira anche voce che in una farmacia vicina politicamente all'Amministrazione sarà possibile per i residenti del centro storico acquistare tappi e sedativi a prezzi scontati: sarebbe un ulteriore passo avanti. Infine pare sia stata avanzata l'idea di cambiare la denominazione della città in "Bar Omegna" per favorire un afflusso turistico di qualità... pensiamoci !

Chi volesse vedere il patto di ferro firmato dai baristi può farlo QUI.

2 commenti:

Adriano Ecclesia ha detto...

Cari amici,
capisco che le notti insonni rendano un po' impazienti, tuttavia vi chiedo di dare tempo al tempo... La Nuova Amministrazione è insediata da poco più di un mese e si è trovata a dover gestire un'eredità fatta di moltissimi problemi. L'ordinanza sul rumore ha avuto il merito di scuotere la situazione e portare finalmente i pubblici esercizi ad assumersi pubblicamente delle responsabilità. Altre iniziative, a partire dalla vigilanza e dalla videosorveglianza, seguiranno per arrivare ai risultati attesi. La sospensione delle ordinanze in via sperimentale e comunque per San Vito risponde all'esigenza di inviare un segnale di collaborazione con i pubblici esercizi. E' un'apertura di credito che il Sindaco ha fatto per un'occasione particolare. Saremo vigili nel controllare che a tale apertura corrisponda effettivamente un cambio di atteggiamento da parte di alcuni pubblici esercizi che finora hanno fatto orecchie da mercante.

Anonimo ha detto...

D'accordo Assoessore, proviamo a vedre cosa succede ma mi raccomando non perdiamo di vista il Progetto verso il quale devono essere tesi gli sforzi e le decisioni della nuova amministrazione. Il movimento e il "turismo" che i bar di Omegna generano sono davvero quello che Omegna vuole? Io auspico a qualcosa di meglio per una cittadina ricca di potenzialità turistiche mai sfruttate.