martedì 28 agosto 2007

SAN VITO E' TERMINATO


Archiviato questo San Vito particolarmente lungo, durato ben 13 giorno e con un piccolo strascico anche stasera, è dunque ora di mettersi al lavoro per realizzare iniziative e progetti che possano col tempo fare di Omegna una cittadina sempre più beneficiata dal turismo.

Prima di chiudere la parentesi estiva vorrei però fare alcune considerazioni sulla festa appena passata. Come novello Assessore al Turismo non ho praticamente contribuito in nulla alla programmazione e realizzazione del passato San Vito, essendo stato già tutto predisposto dall'efficientissimo Comitato e dal mio predecessore. La durata allungata ha certamente portato benefici alle attività commerciali (tra le quali anche il Croce Bianca di cui sono contitolare) ma bisognerà valutarne attentamente i costi e l'impatto sulla città. Non è sfuggito che l'affluenza dei visitatori nelle sere dei fuochi non è stata paragonabile a quella dell'anno scorso: indubbiamente il tempo cattivo ha avuto la sua parte tuttavia non bisogna sottovalutare altri fattori. Il "contorno" di San Vito in particolare si va viappiù svilendo. Le bancarelle ai giardini sono sempre le stesse ed il loro appeal è decisamente scarso; banchetti e banchettini dei bar vendono tutti più o meno la stessa cosa; le manifestazioni di contorno sono talvolta poco appettibili e non ben dislocate. Tutto ciò andrà probabilmente rivisto un po' insieme al Comitato per vedere di rinvendire l'interesse dei visitatori offrendo non solo fuochi. Il problema traffico e parcheggi dovrebbe poi essere affrontato con più drastiche iniziative in quanto moltissimi fuggono Omegna in questo periodo proprio per paura del traffico.

Certo Omegna ha offerto come sempre una grande prova di ospitalità e di capacità organizzativa. Alcune critiche (vedi l'articolo su La Stampa intitolato "San Vito, manifestazione triste con i bicchieri di plastica) sono a mio parere ingenerose se si considera che per gli ospiti è tutto gratis (vedi la mia lettera di risposta all'articolo predetto apparsa il 26 Agosto sempre su La Stampa). Ci impegneremo per il prossimo anno a migliorare ancora.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Manca un anno al San Vito 2008 e quindi c'è molto tempo per riflettere, discutere, valutare, decidere ma ritengo sia importante tenere sempre vivo il dibattito perchè il tempo corre veloce ed in un attimo...
A mio giudizio moltissime cose vanno riviste affinchè la festa possa ritornare ad essere sopratutto una festa religiosa e la festa di Omegna e non tanto quella degli urlatori e degli imbonitori nei giardini pubblici. Consiglio un più serrato e leale dibattito tra il Comitato e l'Amministrazione Comunale, qualche scelta forse un tantino impopolare ma necessaria per un civile svolgimento di tutte le manifestazioni. Personalmente ritengo che un ritorno al tradizionale "clichè" con i tradizionali fuochi e un paio di serate o tre di alto livello artistico non possano che fare del bene alla festa ed alla città.
Non sarebbe male anche qualche novità, tipo gli spettacoli sulla piattaforma (che ormai esiste e va sfruttata) che renderebbero molto di più dal punto di vista acustico e visivo. Sono idee le mie ma che penso possano servire a coloro che vorranno assumersi l'onore e l'onere dell'organizzazione affinchè questa benedetta Omegna possa diventare finalmente una città turistica. Ricordiamoci però che San Vito non basta. Ci vuol altro, molto altro. Buon lavoro !