Non sa cosa significhi “civile convivenza”.
Giustificare e pretendere di fare accettare comportamenti illeciti, arrivando a chiedere al Sindaco e alla Giunta di interferire con l’operato delle Forze dell’Ordine, mettendone in discussione la correttezza, è quanto di più stolto ci si possa aspettare da persone elette in Consiglio Comunale, anche se di minoranza.
Sottolineo poi che la solidarietà espressa forzatamente e con troppi "però", non significa prendere le distanze da comportamenti sbagliati, ma fornisce alibi a tutela di chi non li merita.
Non si tratta infatti di permettere ai giovani (se di giovani veramente si tratta) di sbagliare per crescere, ma di far loro riconoscere che le conseguenze delle proprie azioni devono essere accettate con senso di responsabilità e non evitate con la complicità di chi sostituisce la logica ideologica al rispetto della legalità."
Ricordiamo per chi non lo conoscesse il testo della mozione presentata dalla minoranza (con l'eccezione del Consigliere Visconti) al Consiglio Comunale del 29.10.
Premesso che
nella precedente seduta consigliare il Presidente del Consiglio ha comunicato che, allo Stadio “Liberazione”, pesanti insulti sarebbero stati indirizzati al sindaco e alla sig. Pizzato Gallo;
e che, a tale proposito, vi è stata l’immediata solidarietà di tutti i gruppi consiliari;
Rilevato che successivamente la polizia ha contestato ad alcuni giovani tifosi tali atti;
Considerato che
Il fatto appare sproporzionato rispetto all’accaduto che va fatto rientrare in quelle manifestazioni della tifoseria , a volte esecrabili nei contenuti, ma “atti di sostanziale stupidità” , come sostiene il questore dr Minchella, che tuttavia sono ben diverse dalla violenza degli stadi o dall’inneggiare ad essa con slogan razzisti, atti che peraltro, oggi come in altre occasioni, abbiamo prontamente stigmatizzato.
Ritenuto che non sia utile da parte di nessuno fomentare campagne di odio e di paura, sollecitando atteggiamenti repressivi che, nella fattispecie della manifestazione sportiva di cui si tratta, rischiano di colpire “nel mucchio” giovani, alcuni dei quali a noi noti, incolpevoli,
danno un’idea deformata della città del territorio che non presentano obiettivamente situazioni di allarme sociale di particolare gravità
Chiediamo pertanto al Sindaco e alla Giunta
- di intervenire sulle autorità competenti, in particolare sul Prefetto e sul Questore della provincia del VCO, perché il procedimento amministrativo avviato nei confronti dei giovani omegnesi venga ridimensionato, presentando all’uopo una relazione, e successivamente archiviato, attraverso una più serena disanima di tutti gli episodi relativi alla sicurezza e all’ordine pubblico;
- di attivare la/e commissione/i consigliare/i competente/i e la Conferenza dei Capigruppo Consigliari , per un parere consultivo, prima di assumere ogni provvedimento che potrebbe non essere il più opportuno e il più adeguato nell’interesse dei giovani omegnesi.