La stagione del turismo è incominciata. Quali iniziative sono sul filo di partenza?
Nonostante la grave crisi economica che ha comportato una diminuzione delle risorse a disposizione ed una maggior difficoltà a reperire sponsorizzazioni dal comparto privato abbiamo cercato di ottimizzare quanto a disposizione per offrire ad Omegna una stagione turistica che prosegua la tradizione degli ultimi anni. Per farlo gli assessorati al Turismo, allo Sport e politiche Giovanili, al Commercio ed alla Cultura hanno unito sforzi e mezzi per preparare un programma estivo il più possibile ricco e stimolante che sarà presto on-line sul sito del Comune. Non bisogna poi dimenticare l’importante apporto che la Proloco fornisce nella gestione ed organizzazione degli eventi Omegnesi. Maggio vedrà il raduno dei camper, il Gusto in Piazza, “Fuoco alle griglie”, la seconda edizione del concorso per scuole alberghiere “Riso Grappa e un po’ di blues”. Giugno e Luglio saranno teatro di spettacoli musicali (blues, rock, liscio…), gare sportive (di pesca, canottaggio, nuoto, bicicletta…) mercatini e feste sia nuove che consolidate (la Sagra del Pesce, il Green Rally, l’African Day, la festa del solstizio…). A fine Luglio avremo un evento di grande richiamo che porterà ad Omegna centinaia di ragazzi e famiglie: il Trofeo Topolino di Sci Nautico. Un’occasione unica per la Città su cui ci stiamo impegnando molto. Ad Agosto troveremo poi gli eventi ormai consolidati di Acroaria e San Vito. Quest’anno il campionato mondiale dei fuochi artificiali si svolgerà in forma itinerante in tutta la provincia e vedrà le due serate conclusive ad Omegna in occasione dei festeggiamenti di San Vito. Mai come quest’anno il Comune, la Proloco e tutte le Associazioni omegnesi dovranno fare sistema per mettere in campo un’offerta turistica competitiva. Ci stanno provando e io credo che ci stiano riuscendo.
Come vede il turismo nel quadro complessivo dell’economia cusiana ed omegnese in particolare?
Omegna è e rimane una Città industriale e commerciale, pur con la profonda crisi che attraversa entrambi questi settori. Lo è in primo luogo nella testa della maggior parte dei suoi cittadini e questo non potrà che cambiare col tempo. Molti omegnesi si sorprendono ancora oggi che turisti italiani e stranieri vengano a passare la giornata ad Omegna eppure nelle belle giornate di festa le facce “forestiere” che si vedono in centro e lungolago sono già moltissime. Ciò non toglie che la vocazione turistica di Omegna non potrà che essere complementare e sussidiaria ancora per moltissimi anni.
In un’ottica di lavoro di gruppo pensa sia possibile una collaborazione più fitta con i Comuni del nostro lago?
I campanilismi devono essere superati, specialmente in questi momenti di disagio economico, ma non sono l’unico ostacolo ad una collaborazione più estesa tra i Comuni. La divisione del Lago d’Orta tra due provincie è penalizzate da questo punto di vista e lo è soprattutto per Omegna che rimane esclusa dalle iniziative “novaresi” ed è turisticamente ininfluente nel panorama provinciale del VCO. Per ora si fa addirittura fatica a coordinare le varie manifestazioni che spesso si sovrappongono facendosi concorrenza a vicenda. Sarebbe certamente auspicabile una maggior collaborazione almeno in questo campo, per iniziare.
E’ pensabile un “tavolo di lavoro” insieme con i vari organismi che si occupano di promozione del territorio?
Un tavolo di lavoro è certamente uno strumento utile se è in grado di mettere operativamente in pratica le risultanze del proprio lavoro. Organismi sovra provinciali già esistenti, sto pensando all’Ecomuseo o alla nuova Comunità Montana che sorgerà a breve per esempio, potrebbero essere i promotori e gli organizzatori di un tale tavolo. Non dimentichiamo però che nel turismo i soggetti da mettere d’accordo sono tanti (Regione, Provincie, Comuni, Comunità Montane, Proloco, Uffici IAT, Consorzi…) e che se non si rispettano le proprie competenze si rischia solo di fare confusione e di sprecare risorse ed energie. La promozione in particolare è un compito della Regione che ha dimostrato, nel caso di “Torino Olimpica”, di saperlo fare bene e con ottimi risultati. Occorre chiedere tutti insieme e con forza che il Distretto dei Laghi non sia dato per scontato e venga promosso in maniera altrettanto incisiva dalla Regione mentre agli altri organismi compete organizzare insieme l’accoglienza, offrendo prodotti, proposte e servizi all’altezza del mercato turistico mondiale.
Ci sono prospettive alberghiere per Omegna, visto che da sempre si parla di questo argomento ma niente ancora si è mosso?
Ad Omegna gli spazi per investimenti immobiliari nel campo del ricettivo alberghiero non sono molti. L’area cosiddetta ex-Manera ha un vincolo urbanistico in tal senso. L’area della Girmi potrebbe essere interessante come anche la zona di ponte Bria, con altre finalità. Non dimentichiamoci però che si tratta di aree private e che l’investimento per una struttura ricettiva, che è rilevante, non potrà che essere di natura privata. Il Comune da parte sua deve favorire tale investimento con gli strumenti ed i mezzi di cui dispone, che in verità non sono molti. Nel breve vedremo qualche piccolissimo passo avanti: bed & breakfast, piccola area camper, miglioramento dell’offerta del Lido, ampliamento dell’offerta di intrattenimento…. Per vedere un nuovo albergo temo ci vorranno ancora parecchi anni, ma sono anche convinto che arriverà perché l’investimento diventerà commercialmente appetibile.
Nonostante la grave crisi economica che ha comportato una diminuzione delle risorse a disposizione ed una maggior difficoltà a reperire sponsorizzazioni dal comparto privato abbiamo cercato di ottimizzare quanto a disposizione per offrire ad Omegna una stagione turistica che prosegua la tradizione degli ultimi anni. Per farlo gli assessorati al Turismo, allo Sport e politiche Giovanili, al Commercio ed alla Cultura hanno unito sforzi e mezzi per preparare un programma estivo il più possibile ricco e stimolante che sarà presto on-line sul sito del Comune. Non bisogna poi dimenticare l’importante apporto che la Proloco fornisce nella gestione ed organizzazione degli eventi Omegnesi. Maggio vedrà il raduno dei camper, il Gusto in Piazza, “Fuoco alle griglie”, la seconda edizione del concorso per scuole alberghiere “Riso Grappa e un po’ di blues”. Giugno e Luglio saranno teatro di spettacoli musicali (blues, rock, liscio…), gare sportive (di pesca, canottaggio, nuoto, bicicletta…) mercatini e feste sia nuove che consolidate (la Sagra del Pesce, il Green Rally, l’African Day, la festa del solstizio…). A fine Luglio avremo un evento di grande richiamo che porterà ad Omegna centinaia di ragazzi e famiglie: il Trofeo Topolino di Sci Nautico. Un’occasione unica per la Città su cui ci stiamo impegnando molto. Ad Agosto troveremo poi gli eventi ormai consolidati di Acroaria e San Vito. Quest’anno il campionato mondiale dei fuochi artificiali si svolgerà in forma itinerante in tutta la provincia e vedrà le due serate conclusive ad Omegna in occasione dei festeggiamenti di San Vito. Mai come quest’anno il Comune, la Proloco e tutte le Associazioni omegnesi dovranno fare sistema per mettere in campo un’offerta turistica competitiva. Ci stanno provando e io credo che ci stiano riuscendo.
Come vede il turismo nel quadro complessivo dell’economia cusiana ed omegnese in particolare?
Omegna è e rimane una Città industriale e commerciale, pur con la profonda crisi che attraversa entrambi questi settori. Lo è in primo luogo nella testa della maggior parte dei suoi cittadini e questo non potrà che cambiare col tempo. Molti omegnesi si sorprendono ancora oggi che turisti italiani e stranieri vengano a passare la giornata ad Omegna eppure nelle belle giornate di festa le facce “forestiere” che si vedono in centro e lungolago sono già moltissime. Ciò non toglie che la vocazione turistica di Omegna non potrà che essere complementare e sussidiaria ancora per moltissimi anni.
In un’ottica di lavoro di gruppo pensa sia possibile una collaborazione più fitta con i Comuni del nostro lago?
I campanilismi devono essere superati, specialmente in questi momenti di disagio economico, ma non sono l’unico ostacolo ad una collaborazione più estesa tra i Comuni. La divisione del Lago d’Orta tra due provincie è penalizzate da questo punto di vista e lo è soprattutto per Omegna che rimane esclusa dalle iniziative “novaresi” ed è turisticamente ininfluente nel panorama provinciale del VCO. Per ora si fa addirittura fatica a coordinare le varie manifestazioni che spesso si sovrappongono facendosi concorrenza a vicenda. Sarebbe certamente auspicabile una maggior collaborazione almeno in questo campo, per iniziare.
E’ pensabile un “tavolo di lavoro” insieme con i vari organismi che si occupano di promozione del territorio?
Un tavolo di lavoro è certamente uno strumento utile se è in grado di mettere operativamente in pratica le risultanze del proprio lavoro. Organismi sovra provinciali già esistenti, sto pensando all’Ecomuseo o alla nuova Comunità Montana che sorgerà a breve per esempio, potrebbero essere i promotori e gli organizzatori di un tale tavolo. Non dimentichiamo però che nel turismo i soggetti da mettere d’accordo sono tanti (Regione, Provincie, Comuni, Comunità Montane, Proloco, Uffici IAT, Consorzi…) e che se non si rispettano le proprie competenze si rischia solo di fare confusione e di sprecare risorse ed energie. La promozione in particolare è un compito della Regione che ha dimostrato, nel caso di “Torino Olimpica”, di saperlo fare bene e con ottimi risultati. Occorre chiedere tutti insieme e con forza che il Distretto dei Laghi non sia dato per scontato e venga promosso in maniera altrettanto incisiva dalla Regione mentre agli altri organismi compete organizzare insieme l’accoglienza, offrendo prodotti, proposte e servizi all’altezza del mercato turistico mondiale.
Ci sono prospettive alberghiere per Omegna, visto che da sempre si parla di questo argomento ma niente ancora si è mosso?
Ad Omegna gli spazi per investimenti immobiliari nel campo del ricettivo alberghiero non sono molti. L’area cosiddetta ex-Manera ha un vincolo urbanistico in tal senso. L’area della Girmi potrebbe essere interessante come anche la zona di ponte Bria, con altre finalità. Non dimentichiamoci però che si tratta di aree private e che l’investimento per una struttura ricettiva, che è rilevante, non potrà che essere di natura privata. Il Comune da parte sua deve favorire tale investimento con gli strumenti ed i mezzi di cui dispone, che in verità non sono molti. Nel breve vedremo qualche piccolissimo passo avanti: bed & breakfast, piccola area camper, miglioramento dell’offerta del Lido, ampliamento dell’offerta di intrattenimento…. Per vedere un nuovo albergo temo ci vorranno ancora parecchi anni, ma sono anche convinto che arriverà perché l’investimento diventerà commercialmente appetibile.
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