martedì 1 settembre 2009

SAN VITO 2009, UN PRIMO BILANCIO



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Si è concluso San Vito 2009. La prima impressione in termini di partecipazione e visitatori è ottima. Le condizioni climatiche quest'anno sono state decisamente favorevoli e l'afflusso di persone nelle varie serate, ancorchè difficilmente misurabile, è parso in aumento rispetto agli anni precedenti. La scelta di diversificare gli spettacoli su più piazze si è confermata secondo noi buona. La trasformazione del Campionato dei Fuochi in evento provianciale ha avuto anche un buon ritorno in termini di immagine e promozione. Certo il vero termometro della manifestazione è il numero di biglietti venduti al Banco di beneficienza e bisognerà attendere dunque il consuntivo da parte del Comitato organizzatore. Il rischio quest'anno era infatti che ci fosse tanta gente ma con pochi soldi da spendere. Ci auguriamo che l'incasso del Banco sia stato buono così da coprire i costi, donare in beneficienza una buona quota ed iniziare con entusiasmo l'organizzazione dell'edizione 2010.

7 commenti:

Andrea ha detto...

Grande SanVito ma che ingorgo Domenica sera.... Migliaia di macchine bloccate. Se non si riesce ad intervenire su questo aspetto si rischia di scoraggiare i visitatori.

Anonimo ha detto...

Si è piaciuto anche a me San Vito quest'anno. Il problema rimane sempre il parcheggio incubo per Omegna,...

Anonimo ha detto...

ottima formula, peccato per l'occupazione barbara di tavoli panche chischi delle birra ecc. ecc. su tutte le strade. Va bene che le maschere si vendono a carnevale, ma qui siamo al limite della decenza e della sicurezza per le persone.
Complimenti agli organizzatori per il lavoro immenso che hanno svolto.

A.Frattini ha detto...

Ritengo che bisogna avere il coraggio di ridiscutere l'insieme della festa di San VITO per ridagli slancio ed autenticità.Mi sembra che sia venuta meno l'anima della vera festa popolare, gli stessi spettacoli sono monotematici prevale spesso il frastuono rispetto alla buona musica,non vedo elementi di autentico folclore tipici delle feste popolari portatori di messaggi positivi.Anche gli stessi residenti del centro dove si svolge la festa sono coinvolti in maniera negativa subendone i disagi non rendendoli partecipi con un ascolto anche delle loro esigenze.San Vito è una grande festa religiosa e civile,il rischio di trasformarla in una grande festa della birra la snaturerebbe.Antonio Frattini.

Anonimo ha detto...

Pro' Sig. Frattini bisogna anche avere il coraggio di andare avanti e di rendersi conto che il mondo cambia e le cose cambiano. Se San Vito tornasse ad essere una grande festa popolare potremmo festeggiare io e Lei da soli in centro,....
Concordo senza dubbio sul fatto che l'organizzazione se ne infischia dell'opinione dei residenti , ma per quanto riguarda il ritorno al passato,....proprio no.

A.Frattini ha detto...

Se il futuro si misura in decibel,si corre il rischio di avere un futuro "sordo".Il mio intervento voleva essere unicamente un invito alla riflessione per migliorare il programma e il clima della festa.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace constatare che anche su S.Vito ci sia sempre qualcuno che deve lamentarsi perchè ha fatto del lamento la sua ragione di vita...ma si può sapere cosa volete?Ahimè non si può avere tutto dalla vita e se l'ho capito io che sono giovane ma perchè la gente meno giovane di me non riesce a capire?Ogni abitante di Omegna cambierebbe qualcosa ma tutti non si possono accontentare e anche se vi lamentate in continuazione non credo che vi porti a qualche risultato.