venerdì 1 luglio 2011

IL PARTITO DELLA SPESA (E QUELLO DEL PASTICCIO...)

La situazione finanziaria della Pubblica Amministrazione è oggetto tutti i giorni di moniti e preoccupazioni.  Noi poi ad Omegna siamo abituati a sentire piangere miseria il nostro Sindaco da circa 4 anni a questa parte (non ci sono soldi, non ci sono soldi, non ci sono soldi...)  Tuttavia le elezioni comunali si avvicinano e già si cominciano ad intravedere alcuni effetti deleteri.  Ricordiamo tutti nel 2007 Buzio che varava la Freccia Azzurra, inaugurava Casa Caccini (sigh), faceva proclami sul nuovo liceo presto in arrivo... Non vorremmo assistere alle stesse tattiche più che altro perchè Omegna non può permetterselo.  Con la crisi finanziaria che attanaglia il Comune (parole del nostro Sindaco) eventuali spese a scopo elettorale per farsi belli nell'ultimo scorcio di legislatura non sono sopportabili.  Dunque con la massima trasparenza si faccia chiarezza sui finanziamenti che consentono i lavori di Piazza Martiri (lungamente attesi), i lavori al Circolo di Agrano (50.000 euro...), l'ospitata del Torino Calcio, le spese al Lido di Bagnella...  A quest'ultimo riguardo poi sarebbe bene che il ruolo di sorveglianza del Comune sulla gestione di Essepielle fosse effettivo per evitare di trasformare ancora una volta il Lido in volano elettorale.
Sappiamo che l'ass. Bisoglio, versione locale di Tremonti, vigila sul bilancio tuttavia non vorremmo dover ascoltare il prossimo Sindaco che per 5 anni ci dica che per colpa del suo predecessore non ci sono soldi...  Bisognerà anche infatti sperare di trovare soluzione all'incresciosa vicenda dei derivati (Il Sindaco se ne è lamentato per anni ma non ha mai fatto nulla al riguardo) e fare anche fronte all'ulteriore taglio ai tasferimenti statali per una cifra prossima ad Euro 390.000.

Segnaliamo poi che accanto al cd. partito della spesa sembra esserci anche un partito del "pasticcio".  Il riferimento è alla causa persa dal Comune relativa all'assegnazione della gestione della tassa sulle affissioni.  Sarebbe ora che anche i dipendenti pubblici (che prendono per i loro compiti le più disparate indennità) quando sbagliano rispondano, anche economicamente, dei propri errori.  Esiste forse un divieto di legge ad una eventuale azione di responsabilità ?

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Non esiste errore da parte dei dirigenti del Comune di Omegna.Rappresentano la perfezione sulla Terra e non solo.Quando s'insedia una nuova amministrazione,fa piazza pulita dei rottami del passato.Chi non l'ha voluto fare non e' un buon amministratore o condivide l'operato dei dirigenti.
Gli omegnesi no.
Alberto

Anonimo ha detto...

Chi è senza peccato lanci la prima pietra!

Anonimo ha detto...

In testa a qualche dirigente con la zucca vuota.

Anonimo ha detto...

da imprenditore fornitore e creditore del Comune di Omegna leggo su Eco Risveglio che i rapporti tra dirigenti ed assessore alle finanze non sono dei migliori e forse ha ragione l'assessore(pasticcioni) se non peggio.Quado ho sollecitato i pagamenti da parte del Comune dal dirigente non ho mai avuto riscontro che mi facesse capire una certa sensibilita' al problema.Ho cercato di far capire che magari ho ed avro' difficolta' a pagare anche i tributi comunali, ma se il Comune mi fa aspettare i soldi sei mesi finisce ogni tipo di rapporto, commerciale ecc.
Spero che quando si parla di federalismo, venga attuato con un occhio di riguardo alle aziende omegnesi anch se questo concetto non potra' mai essere condiviso, probabilmente, da dirigenti che non conoscono la realta' omegnese a differenza dell'assessore di riferimento.
Luigi

Anonimo ha detto...

L'occhio di riguardo per le aziende omegnesi non ci sara' mai fino a quanto negli uffici di via de angeli e nelle sede del comune sono in circolazione dirigenti e capetti che gestiscono le situazioni secondo criteri meritori(i loro).A quando la pulizia degli archivi e la famosa casa di vetro.Forse con un certo tipo di sindaco che spero la gente,senza appartenenza politica, vorra'.

Anonimo ha detto...

Penso che un malato affetto da un male incurabile o quasi deve accettare le cure da cavallo che gli specialisti le prospettano.Se al contrario decide di non curarsi se ne assume le responsabilita' del caso.Sui pasticci e meglio non infierire, lo faro' da maggio 2012.(promessa)
Sergio Bisoglio

Anonimo ha detto...

Perchè aspetta maggio a parlare caro Bisoglio?
Per opportunità politica? Allora non ha a cuore Omegna ma la sua (futura) carriera politica?
Perchè ha paura che la congrega da cui dipende le facciano saltare (l'attuale) cadreghino? Allora è un opportunista connivente con le scelte dell'attuale maggioranza (della quale fa parte)?
Insomma cara Bisoglio lei è un medico che di fronte all'ammalato "pensa" che occorrerebbe una cura da cavallo ma poi per amor di parcella e per farcontenti gli eredi somministra aspirina e si gode i frutti di un comportamento poco deontologico.
Per questo non la voterei mai: a me piacciono le persone coerenti e trasparenti aliene dalle mezze misure che se risso è rosso e nero è nero, che se le cose vanno male sbattono la porta e se ne vanno.
Siamo stufi dei politicanti alla Bossi che mirano in alto e poi usano il fucile a salve per paura dei comunisti!
Se vuole davvero candidarsi a Sindaco caro Bisoglio scenda dal carro finchè è in tempo, poi cadrà con loro e non ci sarà più pietà x nessuno.

Anonimo ha detto...

spero nella pieta' di anonimo, non per ragioni elettorali.Ricordo all'interessato che in tempi non sospetti ho anche rinunciato all'indennita' di carica,proponendo a tutti tale modo di operare,inascoltato.Agli atti del Comune/Ente risulta tutto e di piu'.Le cure le posso prospettare, non le posso somministrare,sarebbero talmente dolorose,obbligatoriamente, che non le vorrebbe nessuno(maggioranza-opposizione) ma mi creda,libero di pensarla diversamente, non ne esistono altre.Cordialita'
Sergio Bisoglio

Anonimo ha detto...

Scusi ma non la capisco davvero!
Vorrebbe illustrare agli omegnesi la cura da cavallo in campagna elettorale e su tale cura chiedere i consensi?
Allora - mi perdoni la franchezza - è un po' ingenuo perchè verrebbe "scaricato" dagli elettori (che amano il canto delle sirene) e dai colleghi politici che non si metterebbero mai col perdente. Da solo non puó vincere da soli!
Se invece farà la solita campagna elettorale dalle mille belle promesse per poi una volta eletto "fregare" gli elettori disattendendole con la scusa della cura da cavallo, ci risiamo con comportamenti poco trasparenti e che non approvo (per quanto il mio parere possa contare).
Se infine ha deciso stoicamente di tenere duro fino alle prossime elezioni anche se non le consentono di applicare la cura da cavallo, mi perdoni nuovamente, ma da uno come lei mi aspetterei le dimissioni immediate in quanto per puri giochi di opportunismo politico stanno stringendo il cappio ad Omegna per lasciare alla prossima amministrazione una città alla canna del gas.
E' questo che vuole?
Se lo chieda...

Anonimo ha detto...

Su Omegna Informa leggiamo di altro pasticcio sui derivati e non sembrerebbe che l'attuale assessore alle finanze del Comune possa ovviare alle dormite di chi nell'Ente ha posizioni di rendita immeritate.Che dire l'ex assessore al bilancio(Quaretta) istituira' un nuovo premio per il dirigente di riferimento"Premio Bellisario dei Poveri".I poveri siamo noi omegnesi che manteniamo dirigenti del passato,burocrati ingnoranti se non peggio.
Giuseppe

Anonimo ha detto...

I ben informati parlano dell'assessore alle finanze quale mobbizzatore di dirigenti di palazzo di citta'.Solo per questo lo voto
Carlo

Anonimo ha detto...

Il mobbing è, nell'accezione più comune in Italia, un insieme di comportamenti violenti (abusi psicologici, angherie, vessazioni, demansionamento, emarginazione, umiliazioni, maldicenze, ostracizzazione, etc.) perpetrati da parte di uno o più individui nei confronti di un altro individuo, prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso. La pratica del mobbing consiste nel vessare il dipendente o il collega di lavoro con diversi metodi di violenza psicologica o addirittura fisica. È quindi chiaro che il mobbing non è una malattia ma rappresenta il termine per indicare la complessiva attività ostile posta in essere solitamente da un datore di lavoro (pubblico o privato, da solo o in combutta) per demansionare il lavoratore, isolarlo e obbligarlo al trasferimento o alle dimissioni.
In Italia non esiste una legge in materia di mobbing e quindi il mobbing non è configurato come specifico reato a sé stante. Gli atti di mobbing possono però rientrare in altre fattispecie di reato, previste dal codice penale, quali le lesioni personali gravi o gravissime, anche colpose che sono perseguibili di ufficio e si ritengono di fatto sussistenti nel caso di riconoscimento dell'origine professionale della malattia. La legge italiana disciplina anche il risarcimento del danno biologico, associabile a situazioni di mobbing.

Una sentenza del Tribunale di Pisa afferma la non computabilità nella durata della malattia delle assenze riconducibili alla violazione dell’obbligo aziendale di non aggravamento del compromesso stato di salute del dipendente.

Un successiva sentenza della Corte di Cassazione, la n. 572 del 2002, stabilisce che un periodo di malattia eccedente i limiti previsti nel Contratto Collettivo di riferimento non è giustificato motivo soggettivo di licenziamento, se la malattia o invalidità permanente del lavoratore hanno una causa prevalente nell'attività lavorativa, oppure se, sopraggiunte per cause indipendenti, trovano nell'attività lavorativa una concausa aggravante, e il datore non adibisce il lavoratore ad altre mansioni, purché sussistano in azienda.
La non computabilità nella durata del periodo di malattia può essere interpretata come estensione de facto del limite dei 3 mesi, oltre il quale i CCNL legittimano il licenziamento, oppure in un completo onere a carico del datore di lavoro, che deve corrispondere il 100% della retribuzione per i periodi di assenza non coperti dall'indennità di malattia. Nel primo caso, quota superiore al 50% della retribuzione è a carico dell'ente previdenziale, come previsto per le assenze prolungate. L'INPS può, in generale, però esercitare diritto di rivalsa su chi ha determinato la malattia/invalidità e il pagamento della relativa indennità, come chi causa un incidente stradale, o, nel caso in esame, il datore di lavoro.

In conclusione sul mobbing non è lecito scherzare e spero proprio che chiunque si candidi ad amministratore pubblico e non sia toccatoggg da accuse del genere.

D'altra parte I pettegolezzi colpiscono la persona (che puó difendersi nelle sedi opportune) ma i risarcimenti del danno derivanti da un'eventuale causa per mobbing datoriale, riguardano le asfittiche casse comune!

Per questo dico: non scherziamo!

Anonimo ha detto...

Non scherziamo, ma nessun dorma.Le asfittiche casse comunali risentono della omessa vigilanza, probabilmente, sui derivati e su essepielle.Ma la colpa e' della politica non dei dirigenti accondiscendenti o probabilmente collusi.
Giuseppe

Anonimo ha detto...

Ma se il vero assessore alle finanze era il dirigente e nessuna sapeva nulla,era tutto bello,diciamocela tutta, ma per favore, altro che mobbing e storie.
FDB Fuori dalle balle.
Scusate e grazie
nicoletta

Anonimo ha detto...

La questione non è quella della sostituzione del dirigente incapace (diamo pure per scontato che lo sia) ma del rispetto delle procedure contrattuali e di legge. Cercare le scorciatoie mette solo in difficoltà l'enre comune. Ne deriva che gli eventuali (devono naturalmente essere provati) atteggiamenti mobbistici oltre a non raggiungere lo scopo voluto potrebbero mettere in difficoltà il Comune.
Il comune di Omegna non è una fabbrichetta a conduzione famigliare: le regole vanno rispettate sia formalmente che sostanzialmente.
FDB è uno sfogo, un desiderio inespresso: la realtà è ben diversa.

Anonimo ha detto...

La realta' e' solo una e gli omegnesi lo hanno capito.Il Sindaco - Dirigente gode di fiducia immeritata e' passibile di ogni azione disciplinare per l'omessa vigilanza su Essepielle srl e le dormite sui derivati, senza dimenticare l'ennesimo incidente di percorso riconducibile alla gestione-concessione della pubblicita' e delle affissioni.Paghiamo noi contribuenti, avvocati e professionisti vari, alcuni a quel che e' dato sapere di tasca dall'assessore alle finanze, lo ha dichiarato su questo blog per sopperire a carenze spaventose del dirigente che conoscendo Quaretta la premiera'.
L'unico soggetto che ha avuto il coraggio e direi l'onesta' di farcelo sapere e l'assessore alle finanze che ci ha messo anima e cuore.E' chiaro che con un sindaco che sfiducia l'operato dei suoi assessori e copre gli errori passibili di azione disciplinare, anzi di piu' del dirigente, non si risolve nulla.Anzi proporrei di premiare il dirigente con indennita' o premio suppletivo. Se pero' tra qualche mese le due operazioni di cui sopra metteranno definitivamente in ginocchio il bilancio comunale, suoniamo la poreta di casa del dirigente, del sindaco virtuale o del candidato sindaco.Io scommetto che sbaglieremo indirizzo e suoniamo la porta di casa dell'ultimo, come al solito.Spero che almeno questa volta ci presentiamo tutti ad Agrano o Gravellona alla residenza del gatto e della volpe, perche alla decenza o meglio all'indecenza bisogna porre freno.
Nicoletta

Anonimo ha detto...

Il temo e' galatuomo e gli omegnesi cacceranno il gatto e la volpe, non il candidato, sarebbe follia pure,e' lunico che farebbe la pulizia degli archivi e degli scheletri.
Vincenzo

Anonimo ha detto...

Hanno ragione nicoletta e vincenzo.Il terzo, il candidato, non e' un pinocchio elo abbiamo capito.Dopo i pinocchi del 2006 ed i pinocchi fino al 2009 si puo' cambiare con una persona seria.
Alberto

Anonimo ha detto...

Ma se non sbaglio oggi il candidato-assessore sostiene il sindaco e bene o male ha a che fare col dirigente. Non sarà un pinocchio ma gli piace il cadreghino ed è abile nei compromessi (che dirà in campagna elettorale: che la precedente giunta ha "sbagliato" tutto, quindi votate me che ne ero autorevole esponente?). Stiamo sempre aspettando le sue coerenti dimissioni. Altrimenti avete un bel dire ma resta sempre il solito politico (politico, non tecnico perchè il ruolo di sindaco è un ruolo politico) che predica bene e razzola male. Ad Omegna politici così non servono!

Anonimo ha detto...

Senza voler interferire con i Vs.autorevoli commenti e rispettoso,credetemi, di ogni parere o considerazione in merito al mio operato, dimettermi,probabilmente, vorrebbe dire rinviare la definizione delle problematiche citate nei vs.comunicazioni e dalla definizione o meno di dette situazioni, dipendera' l'attivita' poltica amministrativa dei prossimi anni anche in merito al recupero di risorse.Sulla volonta' di tutti,politici e dirigenti, di voler trovare soluzione a quanto in premessa, non aspetta al sottoscritto esprimere un parere che penso e' sia noto all'opinione pubblica.
Grazie e scusate
Sergio Bisoglio

Anonimo ha detto...

Dimettersi farebbe chiarezza e dimostrerebbe il carattere del candidato sindaco.
Restare, accampando la scusa di essere indispensabile al futuro di Omegna, oltre ad essere un comportamento un po' vanitoso indica poca chiarezza d'idee da parte del suddetto candidato che oggi si lamenta perchè l'attuale sindaco non tiene in conto con la dovuta considerazione i suoi (preziosi) suggerimenti. Ma allora l'assessore che sta a fare lì? A difendere l'indifendibile?
Non siamo ingenui.

Anonimo ha detto...

noi, intanto, da Omegnesi, siamo in attesa del "sito in costruzione" del candidato Sindaco Dott. Bisoglio", sempre che non ci vogliano i "tempi padani" che pare siano necessari per preparare uno stupidissimo bando per la gestione di una struttura come il Centro Sportivo. Nel qual caso il sito sarà pronto a "elezioni avvenute", con il rammarico di non averne viste delle belle su quel sito.
Sarebbe un peccato, questa sera il TG5 ha detto che ridere 15 minuti al giorno migliora la vita, il futuro sitoBisoglio ci regalerebbe l'immortalità.
Più che mai, alegar.