L'UDC ha presentato nel corso di una affollata conferenza stampa mercoledì scorso una interessante proposta rivolta a tutti i partiti ed i movimenti che intendono partecipare alle proissime elezioni comunali. La CARTA PER OMEGNA suggerisce in sintesi una serie di principi cui tutti i partiti che la vorranno sottoscrivere si atterrano per la scelta dei candidati e per la redazione del programma elettorale.
Ma l'UDC va oltre suggerendo che i partiti ed i movimenti firmatari:
"consapevoli che non è dividendo le forze che si ottimizza il risultato (e la competizione elettorale inevitabilmente “divide”) - si impegnano nel favorire l'individuazione di un candidato unitario che li rappresenti autorevolmente tutti assicurando alla città il massimo impegno e disponibilità per uscire dalla crisi in atto.
10 commenti:
Ottima proposta quella dell'UDC.
Purtroppo pero' credo che sia irrealizzabile....
Credete che i vari Campanini, Tomatis, Songa, Zaretti, Arena, Possidoni, Pasini e via di seguito siano disposti a rinunciare alle migliaia di euro di compensi???
Utopia mera utopia!!!
Di conseguenza credo che la proposta, salvo un "miracolo omegnese", non verrà accettata da nessuno ed il cambiamento sperato resterà un miraggio....
Alegar
L'ex Dc UDC quaretta ha censurato sulla Stampa il documento.No capisco
il Vitali che in Comune vota a favore della giunta quaretta e del suo Sindaco,ma sono vicende demoscristiane.
Giuseppe
Se il futuro di Omegna dipenderà dal gonfiore più o meno accentuato dei portafogli dei vari Campanini, Songa, Zaretti & Co. siamo proprio messi bene! Spero invece che la campagna elettorale si svolga sui contenuti (economia, lavoro, casa, turismo) evitando il solito inutile balletto fra i partiti: in tal caso infatti le elezioni non raggiungerebbero lo scopo da tutti auspicato e Omegna avrebbe perso un'altra occasione per uscire dalla crisi.
Quanto al Sindaco Quaretta a mio parere non ha "censurato" la Carta ma si è limitato a definirla come un "concentrato di ovvietà": una definizione non necessariamente negativa. D'altra parte - allo stato - non avrebbe senso che Quaretta critichi l'operato dell'UDC, cioè uno dei partiti che lo sostennero nel 2007 contribuendo a fargli vincere le elezioni e lo sostengono tuttora in consiglio comunale. Si spera perció che il Sindaco abbia letto la Carta e con grande realismo democristiano (che non è un aggettivo negativo, anzi!), al di là delle frettolose boutade, sappia cogliere l'occasione che essa potrebbe rappresentare - se presa seriamente in considerazione - in questa fase pre-elettorale (soprattutto in termini di riduzione del tono del dibattito politico onde focalizzare gli aspetti contenutistici) per la città di Omegna.
Certo, accettare la sfida rappresentata dalla Carta, é una scelta non facile per chi predilige la competizione elettorale fine a sé stessa, ma oggi è concretamente uno dei possibili scenari nell'ambito del quale si potrebbe svolgere la campagna elettorale omegnese.
Sogno o realtà? Dipende da tutti noi.
Allora Bisoglio rinunciando all'idennita' vi ha dato un'idea o e' un ex democristiano ravvedutosi
Carlo
ma fatemi capire , l'UDC è in maggioranza in Comune oppure no, Comazzi (UDC) è assessore oppure NO, Vitali (UDC)è consigliere comunale oppure NO? xchè se si vuol dire che ci stanno prendendo per i fondelli per l'ennesiama volta questi democristiani...
con il rischio che qualcuno non mangi la torta .... e' meglio dividerla .... tempi di magra...
L'UDC guarda al futuro facendo tesoro dell'esperienza in atto nell'Amministrazione Quaretta. Proprio per questo ha proposto la Carta per Omegna: è infatti convinto che una vittoria di coalizione (centro dx o centro sx) non sia sufficiente a portare Omegna fuori dal tunnel della crisi. Occorre uno stop, un momento di pacificazione politica perchè tutte le forze siano concentrate sull'Amministrazione e sulla realizzazione delle misure anti crisi. Oppure gli opposti schieramenti sono in possesso della ricetta miracolosa? Non credo. Per questo con la sottoscrizione/adesione alla Carta si chiede ai partiti di ricoscere con realismo l'eccezionalità della situazione: una situazione che la politica può efficacemente affrontare solo con uno sforzo altrettanto eccezionale. Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità.
auguro al prossimo sindaco che rinuncerà all'indennità di: o farsi mantenere dal proprio coniuge, o chiedere l'aspettativa dove lavora, o trovare un "lavoretto" notturno o meglio ancora di vivere della gloria di avere raggiunto il cadreghino.poi per la sopravvivenza si vedrà. demagogici buffoni.
Il futuro sindaco si spera sia una persona che abbia passione per quello che fa e che non lo faccia solo per interessi personali! Si spera che sia una persona capace, professionale non dei falliti come quelli degli ultimi anni!!!Non si salva nessuno!!
Silvano
Deve semplicemente vivere del proprio lavoro o della propria pensione e non fare il mantenuto della politica.
Non è possibile? Eppure Zacchera fa il Sindaco (non di Omegna ma di Verbania) e fa il parlamentare (a Roma!) e dice che ci riesce benissimo. Così il Sindaco di Catania (che solo la sentenza della Corte costituzionale costringerà a sceglere), di Viterbo, ecc.
Significa che se si vuole si puó fare il Sindaco e svolgere il proprio lavoro (per i pensionati non ci sono ovviamente problemi), altrimenti Zacchera racconterebbe fandonie.
L'attività politica non dovrebbe arricchire il politico ma la collettività.
Fantasie? Forse e perchè abbiamo smesso di fantasticare su concetti come la politica al servizio della gente che le cose vanno male.
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