giovedì 8 novembre 2007

LA GIOSTRA AI GIARDINI PUBBLICI




Si parla in questi giorni del mancato rinnovo dela concessione del suolo pubblico alla giostrina dei giardini pubblici. E' stata una decisione presa all'unanimità dalla Giunta che ha condiviso diverse argomentazioni portate alla sua attenzione.

Innanzitutto è stato segnalato come il Consiglio di Quartiere abbia sollecitato il suo spostamento in altra sede. Argomento non decisivo ma importante (i Consigli di Quartiere dovrebbero infatti servire a "dare il polso" di ciò che la maggioranza degli abitanti del quartiere stesso desidera).
Poi è stato segnalato che la giostra, da temporanea ed itinerante che dovrebbe essere, è ormai diventata fissa appropriandosi di una notevole fetta dei giardini (non c'è infatti solo la giostra ma tutte le varie macchinette mangiasoldi intorno ed il gazebo della pesca della fortuna o simile).
In molti hanno fatto presente che la fruibilità da parte dei bambini dei giardini pubblici è in qualche modo "minata" dalla presenza della giostra nel senso che i bambini per il solo fatto della sua presenza "pretendono" di usufruirne costringendo genitori/nonni ad un continuo esborso. Tale fatto avrebbe fatto propendere alcuni di questi genitori/nonni a non utilizzare più il parco dei giardini in maniera assidua.
C'è anche chi ha sottolineato, sulla scorta di quanto sopra evidenziato, proprio l'aspetto in qualche modo "diseducativo" di tali forme di divertimento.
La vera ragione del mancato rinnovo della concessione sta in tutte queste sopra esposte ma soprattutto in un'altra, determinante. La nuova amministrazione ha per Omegna un progetto organico di sviluppo turistico ed agisce sulla base di questo, non in preda alle pressioni o agli umori di qualcuno. Tale progetto (che vede una Omegna più ordinata, pulita, rispettosa dei suoi cittadini e dei suoi ospiti, più verde e fiorita, più di qualità...) non esclude necessariamente la presenza di giostrine per bambini, esclude però che una parte del cuore di Omegna venga destinata stabilmente ad esse. Il "baraccone perenne" non è, nelle intenzioni della Giunta, un elemento caratterizzante di una Omegna turistica che punti ad un certo target. La giostrina in alcune occasioni potrà esserlo. Come potrà esserlo se si sposta per qualche tempo in altre zone del territorio comunale, come prospettatogli.
Non gridiamo allora "al lupo, al lupo..." cercando di scorgere intenti persecutori o favoritismi dove non solo non ve n'è traccia ma c'è invece un disegno politico globale di ampio respiro condiviso da molti omegnesi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente e plaudo per il "post" intelligente, argomentato ed articolato che spiega bene le motivazioni per le quali è stata presa questa decisione. Se poi vogliamo essere ancora più precisi possiamo dire che, per chi abita in zona, quella graziosa musichetta ripetuta però per ore ed ore e durante tutto l'anno cominciava ad essere alquanto fastidiosa, soprattutto in estate quando si mantengono aperte porte e finestre. Bene ha fatto quindi il Consiglio di Quartiere a sollecitare lo spostamento e l'Amministrazione Comunale a darne esecuzione. Grazie.

Anonimo ha detto...

Sono anch'io d'accordo anche se noto che dal dire al fare... Infatti vorrei vedere se un comune cittadino a concessione scaduta potrebbe restare ancora per settimane sul suolo pubblico. Allora spostiamola altrove e liberiamo davvero l'area interessata senza dover dar retta agli umori dei soliti Bastian contrari!

Anonimo ha detto...

Ad Omegna ogni iniziativa che cambi anche solo minimamente le cose scatena subito guerre di religione. Guelfi contro Ghibellini...

Anonimo ha detto...

Almeno se ne discute (non sono "guerre")!
Guai se qualcuno decidesse da solo sulla testa di tutti i cittadini!
Quei tempi per fortuna sono finiti.