Martin Brackenbury, tra l'altro Presidente della Federazione Internazionale dei Tour Operators, è consulente per la Regione Piemonte per il rilancio del Turismo. Alcune settimane fa in occasione di un convegno a Torino il prof. Brackenbury ha preso in esame alcune località turistiche analizzandone le carenze e proponendo progetti di rilancio decisamente "forti". Ha destato particolare scalpore la proposta di creare un'isola artificiale in vetro riflettente in mezzo al Lago Maggiore, tra Stresa e Arona. In questa futura isola potrebbero trovare spazio un parco divertimenti, cinema, ristoranti e un casinò. Brackenbury dice: «Non bastano più le splendide bellezze naturali dei vostri laghi per fare business e prolungare la stagione. Di sera, nei periodi morti e quando piove, sui vostri laghi ci si annoia. E allora bisogna offrire qualcosa in più».
Per quanto riguarda il Lago d'Orta invece, le criticità vengono individuate nell'intasamento delle vie di comunicazione. La proposta in questo caso è di chiudere la litoranea al traffico (con esclusione dei residenti) creando un grande parcheggio di interscambio ad Omegna ed attivando un servizio di "vaporetti" sul lago con corse continue tra Omegna ed il centro lago.
Il professore è stato investito da una valanga di commenti tra il sarcastico e lo scandalizzato. Eppure l'analisi che fa è a parer mio valida ed il caso di Omegna è paradigmatico. Bellezze naturali ed attrazioni classiche perdono sempre più di appeal col passare degli anni e con l'affacciarsi sul panorama internazionale di concorrenti sempre più interessanti ed agguerriti. Promozione, manifestazioni, eventi sportivi possono aiutare ma fanno più da contorno che da vero motore di attrazione. Omegna in particolar modo, per anni legata alla sua realtà industriale, necessità di qualcosa di dirompente per poter emergere nel mercato turistico così da propiziare quell'aumento di posti letto vera carenza strutturale al momento insormontabile.
Certo che se il Prof. Brackenbury viene pagato solo per spararle grosse ed i suoi suggerimenti non portano a nulla allora il discorso cambia. La Regione lo paga e dovrebbe poi cercare di seguirne le indicazioni. Il Sindaco di Omegna ha indicato perfino la zona dove realizzare il parcheggio di interscambio: il terrapieno della ferrovia. La Regione allora faccia un ragionamento serio in tal senso ed avvii uno studio di fattibilità coinvolgendo le amministrazioni locali. Magari evitando di finanziare piccole manifestazioni per qualche anno si potranno anche trovare i fondi per un progetto che potrebbe cambiare il volto del turismo cusiano.
Per quanto concerne l'isola artificiale sul Lago Maggiore confesso di avere qualche perplessità in più... Magari si potrebbe pensare a qualcosa di più realistico e realizzabile.
Dott. Adriano Ecclesia
Amministratore Delegato Blue Management & Consulting
5 commenti:
Caro Ecclesia, e il famoso mega campeggio da Lei promesso e sventolato a destra e manca?, anche Lei era pagato dai cittadini Omegnesi per "produrre progetti sostenibili" . Tra il dire e il fare "ZERO TITULI" come dicono alcuni nel calcio. Aggiungo quando uno muore (politicamente ovvio)diventa sempre bravo ed era un esempio!! Ma va la!!! Qual'era il motore che proponeva Lei x Omegna?????
Caro tizio, il mega campeggio (auspicato ma non certamente promesso) dipende dalla volontà imprenditoriale di privati che è venuta meno alle prime difficoltà burocratiche. Le proposte si possono fare ma ci vuole forza e volontà politica a sostenerle ed imprenditoria privata per realizzarle. poi ci vuole anche tempo. L'area camper (troppo piccola per la verità) per esempio arriverà. Altre cose non sarebbero mai venute comunque.
Adriano
Credo che si debba veramente riflettere sulle proposte di questo signore. Senza pregiudizi. Il rapporto fra attrattive naturali ed attrattive culturali vede queste ultime prevalere. Non ci credete? Andate al lido di Omegna e guardate quanti fanno il bagno in piscina e quanti nel Lago. Non basta? Una domenica estiva, bel tempo, andate prima in piazza ad Omegna e poi al Centro Commerciale di Gravellona Toce. Dove c'è più gente? Un conto è ciò che vorremmo fosse e un altro ciò che realmente è. Da ricercarsi è la "verità effettuale delle cose", in ogni ambito e anche nel turismo. Un parco acquatico è brutto da immaginarsi, ma bello da frequentarsi. Cosa vale di più? Ciò che vorremmo o ciò che è?
Buon lavoro Adriano.
Riccardo
Ecclesia, la domanda era qual'è o quale era il "suo" progetto di sviluppo per Omegna nei prossimi anni, lo sappiamo tutti quali sono i tempi della burocrazia e della politica, ma a parte le facili critiche a chi ci ha provato prima, il "progetto" la "visione futura" dovè??
Leggi i post che seguono e ne avrai un'idea. Se vuoi una conferenza più dettagliata vieni un giorno in hotel che ne parliamo volentieri.
ciao
Adriano
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