Notizie di stampa riportano tensioni in seno alla maggioranza omegnese su un tema assai delicato: gli asili nido. Parrebbe infatti che gli Assessori Bisoglio (Lega) e Comazzi (UDC ?) abbiano proposto un piano di ristrutturazione che porti a ridurre a due le sedi degli asili nido con conseguenti risparmi per il bilancio comunale. Mancherebbero infatti in bilancio circa 65.000 Euro che consentirebbero di mantenere gli stessi operatori e dunque gli stessi servizi anche per il 2010/2011. Il PDL è insorto immediatamente esprimendo la propria contrarietà in un documento e dando mandato ai propri assessori di bloccare ogni delibera di Giunta che andasse nel senso della chiusura di uno degli asili nido.
La riflessione che viene da fare è che questa maggioranza dimostra ancora una volta di procedere senza alcuna coesione e senza nemmeno un minimo di comunicazione interna. La vicenda viene presentata come un bliz di due assessori contro gli altri che hanno solo oggi scoperto che mancano in bilancio i fondi per tenere aperti tutti e tre gli asili nido. I due assessori incriminati peraltro affermano di aver solo portato una proposta da discutere ma il PDL fa subito trapelare alla stampa un documento riservato (...) ergendosi a difensore degli asili nido cittadini. Il solito teatrino che va a scapito di una amministrazione seria e responsabile.
Invece un tema così importante per la città meriterebbe un approfondimento per valutare l'impatto sugli utenti che avrebbe la riduzione a due degli asili (a Verbania per esempio sono solo due, e Verbania è estesa come e più di Omegna e ha molti più residenti). Due sedi invece di tre, possibilmente in grado di accogliere lo stesso numero di bambini di adesso, potrebbero portare vantaggi economici che andrebbero confrontati con gli svantaggi cui potrebbero andare incontro alcuni utenti. Tuttavia è un percorso da condividere con gli utenti, le operatrici, i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione... Un percorso da seguire con serietà e senso della realtà, senza farne una bandiera di propaganda politica perchè alla fine sono gli Omegnesi che pagano gli asili nido e che ne usufruiscono.
4 commenti:
Immagino che l'asilo nido che verrebbe chiuso sia quello del Fossalone, il più piccolo dei tre. L'ha frequentato mio figlio più grande per due anni e ora c'è la mia bimba da 1 anno e mezzo. E' sicuramente raro trovare un asilo nido così piccolo e famigliare tanto che io all'inizio non mi capacitavo di come potesse il Comune sostenerne le spese, visto che la cifra mensile a carico delle famiglie non è di sicuro alta, soprattutto se paragonata a quella di tanti altri nidi comunali. L'ambiente del Fossalone è meraviglioso e rassicurante per una mamma che vi affida i propri bambini, ma purtroppo vanno fatti i conti con le casse comunali. Per un sicuro risparmio, a favore magari di altri piccoli servizi per i nidi, io sarei favorevole, seppur con rammarico, a rinunciare alla comodità e alla famigliarità del Fossalone.
Paola
Però sarebbe ora che la gente cominciasse a capire che non si può avere tutto sotto casa: ospedali, scuole, asili.
Se si vogliono servizi di qualità bisogna fare il sacrificio di fare qualche passo in più.
Sono commosso da tanto realismo ma mi chiedo perchè i sacrifici li devono fare sempre gli stessi, cioè quelli che lasciano al fisco quasi la metà dello stipendio e che non arrivano neanche ad un terzo del lauto stipendio del consigliere regionale Cattaneo che l'altro giorno ha candidamente dichiatato di guadagnare 11.000 euro netti al mese. Allora quanti asili nido si manterrebbero con così tanti soldi al mese? E allora si chiedano pure tagli e risparmi alla gente comune ma sarebbe ora che la casta la smettesse di prenderci in giro!
A proposito di casta, quando porteranno le loro pensioni alle stesse regole di quelle private?????? MAI!!!!!! HEEEEE I PRIVILEGI, a noi i sacrifici e a LORO, decidere quanto NOI dovremo pagare. Che Vergogna!!!! sono Delegittimati!!!!!
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