mercoledì 30 giugno 2010

SALDI IN MUSICA


Sabato 3 Luglio in centro ad Omegna negozi aperti fino alle 24 ed intrattenimenti musicali per le vie di Omegna con NSJB, ROCK’N’ROLL JELLY e SISSI SOUL.

21 commenti:

Mario ha detto...

Bravi gli organizzatori. Iniziativa pregevole. Non superate le ore 24 però perchè c'è anche chi deve/vuole dormire.
Una proposta: perchè non coinvolgere la navigazione Lago d'Orta per abbinare una crocera notturna e eventualmente (se c'è lo spazio) una cena a bordo?

Anonimo ha detto...

Le "lunghe notti" in tutta Italia durano, come è logico visto l'epiteto, fino a notte inoltrata se non all'alba. A Omegna finiscono alle 24 e si levano già i lamenti preventivi!

Anonimo ha detto...

....però chiediamo alla Navigazione di.... "usare i remi"....per non fare rumore.
Ma come si fa a ragionare sempre e solo così!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Adesso capite perché quando si parla di Omegna ti rispondoro "ma a omegna non c'é niente" e frasi del genere.
Manca la volontà da parte di molti omegnesi di puntare al rilancio turistico il che non significa affatto confusione e baraonda (come teme Mario) ma significa una città viva nella quale in estate al sababto sera in pieno luglio una manifestazione non può terminare a mezzanotte!
Tutto dipende dai tipi di manifestazioni che si fanno.
Ieri sera per esempio se anche si fosse tirato avanti per un altro paio di ore non credo che la città sarebbe stata così invivibile per i residenti e certamente l'immagine di omegna come città turistica ne avrebbe beneficiato.
Il tempo sta finendo, le fabbriche chiudono così come i negozi del centro, molti giovani stanno andando via in cerca di lavoro e il rilancio turistico sembra l'ultima esile speranza per evitare il decadimento della città.
Ma a sentir certi discorsi mi sa che non c'é speranza.

Adriano ha detto...

I punti di vista sno sempre vari e diversi. Basta pensare che i turisti presenti ad Omegna ieri sera (un gruppetto delle parti di Asti) alle 11.30 volevano chiamare la polizia perchè non riuscivano a chiudere occhio. Qui ad Omegna non li vedremo certamente più. Penso che mezzanotte sia un orario sensato per il termine di manifestazioni come quella di ieri sera.

Mario ha detto...

Concordo con Adriano la cui esperienza sul campo è indiscutibile. Certi ragionamenti, come quelli fatti dagli altri amici del blog, dimostrano una scarsa conoscenza dei fenomeni turistici e una predisposizione a "seguire la moda" che non porta da nessuna parte. Semplificando, Tutto dipende dal tipo di turismo che si scegli in base alle caratteristiche del luogo. E' ovvio che se si sceglie il turismo giovanile si impone la movida e le notti brave. Ma Omegna si presta a un simile turismo? Guardatevi intorno e mi direte! Se si sceglie il turismo lacustre tranquillo,familiare ecc. certi eccessi non sono consentiiti e la cura dell'ambiente, del particolare si impongono. Io vedo Omegna adatta per quest'ultimo tipo di turismo e gli schiamazzi da movida li dirotterei altrove. In conclusione la lunga notte no, la musica fino alle 24 si ma tranquilla blues, jaz, liscio, latinoamericano ecc., non hard rock fracassone senza senso in una città lacustre. Perché anzi non organizzare un premio dedicato a queste musiche o al ballo oppure sfilate di moda che tanto successo ebbero in passato. Col baccano, i fiumi di birra ed altri eccessi il turismo non arriva...scappa!

Anonimo ha detto...

Mario, Adriano siamo così sicuri che gli schiamazzi dipendano dai turisti e dal turismo?
Secondo me a fare schiamazzo sono un gruppo di giovani maleducati del luogo o dei paesi vicini.
Confondere turismo ed iniziative finalizzate a promuoverlo con gli schiamazzi é sbagliato.
Del resto se anche non ci fossero state iniziative credete veramente che ieri sera tutto sarebbe stato tranquillo e quieto.
Io credo proprio di no.
Infatti gli schamazzi sono purtroppo ben presenti anche nei sabati sera invernali e a produrli non sono sicuramente turisti in visita nella città ma bensi giovani del luogo molto maleducati.

Saluti, Matteo

Anonimo ha detto...

Infatti qui non si parlava di schiamazzi, ma della musica che è opportuno cessi a mezzanotte.

Anonimo ha detto...

Ah be se il sabato sera a luglio non si sopporta neppure un pò di musica allora non ha più senso parlare di turismo.
Diciamo chiaramente che si vuole fare di Omegna quello che in buona parte gia' cioé un grosso quartiere dormitorio.
Si abbia almeno il coraggio di chiamare le cose per quello che sono.

Anonimo ha detto...

Se il "gruppetto di Asti" non concepisce che in un sabato sera di luglio in una cittadina su un lago si possa suonare della musica anche alle 11,30 ..meritano solo di starsene a casa.Giugno e Luglio è il periodo in cui anche nei più piccoli paesini si fa festa e non dovremmo farlo noi per far dormire loro?
Per il resto quello che sconcerta e il primo messaggio."iniziativa lodevole ma ....non fate casino"scritto ben 3 giorni prima dell'evento.e non si parlava di musica metallara o rock scatenato sui manifesti.
Chi riesce ancora a prendersi l'onore o l'onere di organizzare qualcosa ad Omegna con questi precedenti?????
"Il nostro atroce destino oramai è segnato!!!!"

Anonimo ha detto...

credo che molte cose scritte siano giuste anche se discordi;
è vero che il "tipo di turismo" è importante in relazione alle caratteristiche del luogo dove viene proposto, il problema però è forse un altro.
La nostra realtà economica non ha mai vissuto sul turismo ma solo ed esclusivamente sull'industria, così come in parte le zone confinanti ed è dunque totalmente priva di quella "accoglienza" e "cultura" che il turismo, inteso anche come arricchimento economico" può portare.
Stresa è, provabilmente, il modello che si vorrebbe copiare anche per la nostra città però, attenti, noi non abbiamo nessuna struttura, nessuna clientela "ricca" che ci frequesta e sopratutto, spero ci si renda conto che, le località turistiche del lago Maggiore stanno immensamente sofrendo questa loro "caratteristica". A parte le persone che vogliono trovare, lontano dalle loro abitazioni, qualche giorno di relax (che sono davvero una percentuale nimima sul totale dei "vacanzieri") non saprei proprio chi possa pensare di passare da noi (o a Stresa e dintorni)le giornate delle loro ferie.
Escludendo di copiare Rimini o Riccione (culture totalmente diverse dalle nostre, anche se molto redditizie) forse sarebbe interessante "lavorare" su una cultura nuova, magari un pò più accondiscendente alle esigenze e richieste diverse da quelle ferreamente inquadrate in una sola tipologia di turismo.

Mario ha detto...

Bella discussine! Che premia l'esistenza di questo blog. Ma i nostri amministratori si sono chiesti "quale tipo di turismo"? Hanno dedicato un po' del loro tempo prezioso (per le nostre tasche) per esaminare l'argomento e proporre soluzioni fattibili?
Forse è il caso che si cominci a fare quello per cui gli elettori gli hanno eletti!
Dimenticavo: nessuno imputa ai turisti gli schiamazzi (l'amico più sopra ha capito male): sappiamo tutti che il casino omegnese è nostrano. Però non condivido nemmeno chi dice ai turisti desiderosi di quiete "stiano a casa loro!". Ecco, questo è il ragionamento che uccide il turismo a partire dal suo fondamentale principio che è "l'ospitabilità".
È vero quindi che per trasformare Omegna in una città turistica (senza copiare da Stresa) occorre davvero una rivoluzione culturale.

Anonimo ha detto...

D'accordo l'ospitalità, ma non è che perché ci sono dei turisti ad Omegna alla sera bisogna girare con le "pattine" per strada!!
Altrimenti ci può essere anche quel turista che dice: "io ad Omegna non ci torno più perché non c'è niente di divertente da vedere e da fare!!!"

Anonimo ha detto...

Infatti nessuno dice ciò. Stiamo dicendo che è più che normale e giusto che la musica esterna finisca a mezzanotte.

Anonimo ha detto...

Una cosa é certa: turismo significa ricchezza ma anche sopportare qualche fastidio (specie in centro in piena estate al sabato).
Se poi chi vive in centro non sopporta rumori e fastidi legati alle attività turistiche e per questo si lamenta ha tutta la mia comprensione ma poi non si riempia la bocca di belle parole ma abbia l'onesta di ammettere che quello che gli interessa é il quieto vivere anche a costo del turismo cittadino.
Del resto non si può dire facciamo omegna turistica e poi non sopportare un pò di musica oltre la mezzanotte al sabato sera: é un controsenso, lo comprende anche un ragazzino.

Un cittadino del Centro di Omegna ha detto...

Ma lo volete capire che la musica fino al mattino del giorno dopo la volete voi e non i turisti? Allora siate onesti ad ammettere che qui non stiamo parlando di turismo ma dei residenti che con la scusa del turismo vorrebbero fara una movida casalinga. E' a questo modo di pensare che ci opponiamo in nome si della qualità della nostra vita. I residenti del centro fanno già la loro parte a San Vito quando per una o due settimane (a piacere degli organizzatori) vedono stravolta la propria vita non solo per il baccano ma anche perchè dopo una certa ora è impossibile raggiungere il proprio box auto. Quindi noi del centro al turismo omegnese "abbiamo già dato" e non crediamo di poter essere apostrofati come ostacolo allo sviluppo turistico della città. Chi vuole la movida estiva vada altrove!

Anonimo ha detto...

Parole sante

Anonimo ha detto...

Dal contributo precedente:
"noi del centro al turismo omegnese abbiamo già dato":"I residenti del centro fanno già la loro parte a San Vito quando per una o due settimane (a piacere degli organizzatori) vedono stravolta la propria vita ".
Questi interventi rispettabilissimi danno però l'idea di cosa pensimo molti omegnesi del turismo: un peso da sopportare e non una risorsa.
Ecco perché i privati non hanno ma investito nel turismo in un posto tanto bello quale é Omegna: manca la mentalità giusta, il turismo é considerato quasi fastidio.

Anonimo ha detto...

D'altronde in una cittadina che è stata a prevalenza industriale fino all'altro giorno non si può pensare di far cambiare idea in un tempo relativamente breve. chissà quante generazioni dovranno passare prima che si capisca che non si puo vivere solo aspettando la settimana di San Vito per vedere vivere Omegna.
PS.: al cittadino del centro non far sapere come è bello.... vivere in periferia!!!

Anonimo ha detto...

purtroppo quando saremo tutti senza lavoro, le industrie ci lasceranno inevitabilmente, magari ci renderemo conto che il turismo è l'unica vera risorsa che può dare lavoro anche ad Omegna.Ma siamo ancora indietro!!!!Chi è quel "pazzo" che vuole investire su Omegna!!!!La città è destinata a morire...anzi in parte è gia morta!

Mario ha detto...

Una proposta: riconosciamo ai disagiati cittadini del centro delle compensazioni economiche e non:
- uno sconto sulle imposte comunali, oppure
- una tessera per parcheggiare gratuitamente un'autovettura nei parcheggi del centro,
- a San Vito un parcheggio riservato dove tenere le proprie autovetture con una via protetta di entrata e uscita.
Con intelligenza e organizzazione le soluzioni si possono trovare.